Un bel piatto di pappardelle ai funghi è uno dei più eloquenti biglietti da visita del Monte Amiata nella stagione autunnale. Grande classico della cucina badenga, è questo uno dei piatti che meglio racconta i profumi di una montagna generosa e a misura d’uomo. Ma anche la pappardella può “rinnovarsi” e vestirsi di curiosità. Una
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“Sudicio” in toscana è sinonimo di sporco. Un aggettivo che male si abbinerebbe a qualcosa che si mangia. E invece lo chef Fedele Palmieri, che da anni guida la rinomata cucina del Rifugio Sella, propone i “tagliolini sudici”. “Si tratta di un’antica zuppa badenga che nasce dalla cucina povera – racconta lo chef Palmieri -. I
Continua il viaggio tra gli obiettivi dei fotografi delle Fiaccole. Abbiamo intervistato Stefano Visconti, alias “ITACA Freelance”, autore di alcune tra le più belle foto che hanno contribuito a far conoscere la tradizione delle Fiaccole anche lo scorso anno. Fiaccole è? Identità. Come evento che mi riporta alle origini. Passione. Di differenti generazioni che lavorano
Le Fiaccole raccontate prima di tutto da chi le fa. Il Fiaccolaio è il ruolo cardine intorno al quale tutta la bellezza dell’evento ruota, è l’anello di congiunzione tra passato, presente e futuro. È il testimone, custode e portavoce di quei saperi millenari che le Fiaccole conservano. Nel nostro magazine Abbadia da Vivere abbiamo cercato
Raccontare una tradizione antica e sentita come le Fiaccole è tutt’altro che semplice. Occorre rispetto per la storia, approfondimento non solo delle vicende ma anche dei sentimenti che essa tocca all’interno di un’intera comunità. Ancora più difficile è raccontare le Fiaccole con la sola forza delle immagini. Con il magazine Abbadia da Vivere abbiamo voluto
Mariella è una signora riservata, molto cordiale e altrettanto timida. Eppure, per chi conosce Abbadia San Salvatore, è una vera celebrità. Cuoca per passione, i suoi piatti hanno reso famoso il ristorante del K2, l’hotel che gestisce con la sua famiglia. Come tutti gli chef, non parla volentieri delle sue ricette; semmai parla attraverso le
Sull’Amiata è tempo dei funghi e delle castagne e quando la montagna regala i suoi frutti è il momento ideale per conoscerne alcuni degli aspetti più segreti. A partire dai profumi: quello del bosco che sa di pioggia, quello del fuoco che scalda i camini, quello del cibo che diventa caldo e saporito. Un mondo
Abbadia San Salvatore si mostra lentamente, come una bella donna ama svelarsi piano piano e ha angoli segreti tutti da scoprire. Il viaggiatore curioso che con lentezza va alla scoperta di mete uniche, non può arrivare fin qui e non sostare nello spazio verde dell’Hotel Gambrinus. Da lì il castello di Radicofani è una vera
È notoriamente ritenuto il nucleo più antico dell’insediamento di Abbadia San Salvatore. La Castellina si può raggiungere facilmente attraversando la “Porta Castello” (o “Porta della Badia”) e si delinea all’interno di uno spazio ellittico definito da un preciso gruppo di edifici. L’insediamento dovette rapidamente svilupparsi in direzione sud e munirsi di una cinta muraria dalla
C’è chi sostiene che Il Monte Amiata è come una madre: se nasci qui, quel profilo te lo porti nel cuore e non puoi proprio farne a meno. Per Roberto è stato così. Dalla terrazza che si apre sul tetto dell’Hotel Fabbrini che lui gestisce con la sua famiglia, la vetta dell’Amiata pare proprio di